Ecco le prime statistiche da quando esiste l’AM: i più “bravi” a Treviso, i “peggiori” a Verona. Autentico boom di conseguimenti a Vicenza: è la sesta città d’Italia.
Era il 19 gennaio 2013 quando il vecchio CIG (certificato d’idoneità alla guida) lasciò il posto alla patente AM. Fino a quel giorno, per poter guidare un motorino bastava superare un esame teorico. I nati prima del 2005 addirittura non dovevano sostenere alcun esame, ma seguire solamente un corso teorico obbligatorio. Ad oggi è cambiato tutto, visto che all’esame teorico (previsto anche per i maggiorenni) si è aggiunto pure quello pratico. Sostanzialmente, il “patentino” è divenuto una vera e propria patente, che permette così di guidare il ciclomotore anche all’estero (il CIG consentiva la guida nel solo territorio italiano).
ESAME GUIDA: PADOVA PENULTIMA IN VENETO. Su 764 esami guida sostenuti a Padova nel 2013, sono stati in 677 a superarlo, ossia l’88,61% dei candidati. Al primo posto si piazza invece Treviso, dove la quota dei promossi sale al 92,99%. Medaglia d’argento per Venezia (92,42%) e di bronzo per Vicenza (90,63%). Belluno (89,26%) e Rovigo (89,20%) seguono a ruota, mentre l’ultimo posto spetta a Verona, dove la percentuale di idonei è al 77,98%.
VICENZA BOOM. Incuriosisce il numero di esami di guida superati a Vicenza e provincia che – al 2013 secondo i dati Istat – contava una popolazione di 17.623 ragazzi tra i 14 e 15 anni in tutto il territorio, ossia la fascia d’età più interessata a questa tipologia di patente. Ebbene, qui gli esami di guida superati sono stati 1.228, un numero impressionante se paragonato a quello di altre città ben più grandi come Roma (2.135 patenti AM rilasciate), Napoli (1.527), Agrigento (1.478), Lecce (1.411) e Firenze (1.405). Grazie a questo risultato Vicenza chiude la classifica al sesto posto, arrivando vicina al numero di patenti AM rilasciate per esame in tutta la regione Umbria (1.344).
«PIU’ SICUREZZA PER I NOSTRI GIOVANI». L’avvento della patente AM ha sicuramente giovato alla sicurezza stradale, in quanto ora è necessario dimostrare concretamente di saper condurre un veicolo a due ruote. «Il solo superamento di un esame teorico non era sufficiente – dice Gianluca Sanavia, insegnante ed istruttore dell’autoscuola Accademia di Padova e segretario autoscuole Confarca della provincia – mentre il percorso di preparazione attuale è certamente più completo e fornisce proprio ai più giovani i mezzi necessari per circolare al meglio sulle nostre strade. Grazie a ciò sono state salvate molte vite e prevenuti molti incidenti che troppo spesso si leggevano sulle pagine della cronaca locale».
Alberto Sanavia
Ufficio Stampa Autoscuola Accademia
www.autoscuolaccademia.it
accademia.padova@email.it